Chiudi menu  CHIUDI
X
IL TUO CARRELLO0
PRENOTA ANCHE UNA PASSEGGIATA PRENOTA ANCHE UNA VISITA GUIDATA CONFERMA ORDINE
PRENOTA | REGALA
Seguici e condividi sui social
CONOSCERLI PER INNAMORARSENE

ALPACA - LE FAQ

COSA È UN ALPACA?

L'alpaca (Vicugna Pacos) è un mammifero erbivoro che vive in branco, appartenente alla famiglia dei camelidi insieme al lama, al guanaco e alla vigogna.
È originario degli altopiani del Perù, della Bolivia e del Cile, dove vive in branco sino a 5000 metri di altitudine.
Grazie alla sua adattabilità a clima e habitat differenti è stato importato, allevato e selezionato per la sua pregiatissima fibra in Europa, Australia, Nuova Zelanda, Usa e Canada.
Esistono due razze di alpaca: l'alpaca Huacaya e l'alpaca Suri. Il Huacaya, che conta circa tre milioni di esemplari censiti a livello mondiale, ha un pelo estremamente denso e fitto, la testa triangolare, le orecchie appuntite e la fibra molto uniforme, ondulata e voluminosa che cresce perpendicolare al corpo.
Il Suri, estremamente raro, conta circa cinquantamila esemplari nel mondo. Questa razza presenta delle orecchie a punta e una fibra molto sottile che scende verso il basso.
La fibra dei Suri ha una lucentezza e una finezza maggiore rispetto a quella degli alpaca Huacaya. Entrambi sono animali dalle dimensioni contenute con un'altezza in età adulta che varia tra 80 e 100 cm e un peso che varia tra i 55 e ai 65 kg.

QUALI SONO LE SUE ORIGINI?

Sin dall'antichità, a partire da 4000 anni fa, gli alpaca venivano allevati come animali domestici dagli Inca per la loro lana, il loro pellame e la loro carne.
Gli stessi li definivano "L'oro delle Ande" e definivano la loro pregiatissima fibra "La lana degli Dei".
Solo l'imperatore, la sua famiglia e i membri più importanti della corte potevano indossare capi realizzati in lana di alpaca.
Gli Inca conducevano scambi commerciali e baratti utilizzando manufatti realizzati in fibra di alpaca e la ricchezza delle persone veniva giudicata in base a quanti alpaca si possedevano.
Con la conquista spagnola avvenuta nel XVI secolo, in Perù 10 milioni di abitanti indigeni vennero sterminati, gli alpaca massacrati e i loro tessuti bruciati.
Gli spagnoli preferivano rendere disponibili i pascoli alle pecore e ai cavalli e gli alpaca rischiarono così l’estinzione.
Le popolazioni locali trasferirono gli alpaca ad altezze estremamente più elevate, dove le pecore e i cavalli non potevano vivere, abituando così i camelidi al clima delle Ande Peruviane, caratterizzato da temperature rigide di notte e calde di giorno, con un tasso di ossigeno ridotto.
Fu così che le popolazioni locali riuscirono a salvare la specie.
A seguito della scomparsa dell'Impero Inca, le antiche tradizioni di allevamento degli alpaca andarono perdute, con conseguente difficoltà a ottenere una fibra di buona qualità.
Solo recentemente, nella seconda metà del 1900, ci fu una riscoperta di questa fibra e i governi di Perù, Cile e Bolivia imposero la fibra di alpaca come lana di lusso, acconsentendo ad abbassare le restrizioni relative all'esportazione di alpaca nel mondo.
Vennero esportati alpaca in Australia, Nuova Zelanda, Stati Uniti e Canada, e gli allevatori di queste nazioni iniziarono a investire in allevamenti di alpaca e nella produzione di una fibra di alta qualità.
Grazie all’intervento dell’ONU, dei governi locali e della FAO nel 1984 fu fondata in Perù l’International Alpaca Association, con lo scopo di promuovere un programma di miglioramento della qualità della fibra, delle tecniche di allevamento e della tutela dei prodotti tessili di alpaca, che vennero identificati con un marchio riconosciuto.
Oggi fanno parte di questa associazione allevatori, trasformatori ed esportatori oltre ad aziende internazionali che commercializzano la fibra di alpaca.

QUANTO VIVE?

Un alpaca ha una vita media di circa venti anni.

DI CHE COLORE E'?

L'alpaca, a differenza di altri animali che producono lana, ha una fibra che può avere 22 tonalità naturali di colore differenti, riconosciute dall'industria tessile, che variano dal bianco al beige, dal marrone al grigio al nero più o meno scuri.

COME SI RIPRODUCE?

Le fattrici concepiscono un solo cria all'anno con una gestazione di circa 11/12 mesi. I parti gemellari sono rarissimi e comunque sarebbero rischiosi sia per la vita del piccolo, sia per la vita della fattrice.
Gli alpaca sono ovulatori indotti e producono l’ovulo durante l’atto dell’accoppiamento. Non hanno quindi un periodo di “calore”. Le fattrici possono essere "coperte" in ogni periodo dell'anno e questo rappresenta un grande vantaggio per gli allevatori, che possono programmare la data dei parti.
L'accoppiamento dura dai 5 ai 30 minuti.
Il parto, invece, avviene solitamente tra le 7 del mattino e le 17 del pomeriggio poiché durante la notte, essendo le temperature molto rigide nella loro terra natale, i cuccioli (cria) rischierebbero di morire per assideramento.
Alla nascita il cucciolo pesa dai 5 ai 10 chilogrammi e si alza in piedi da solo dopo in paio di ore.
Dopo circa tre ore prende il primo latte materno, per poi essere allattato dalla madre per i 6 mesi successivi.
Nelle prime diciotto ore dalla nascita, il cria assorbe con il latte materno il colostro, che fornisce al piccolo gli anticorpi indispensabili per contrastare le infezioni.
Le nascite sono generalmente semplici e le complicazioni sono rare.
Solitamente il parto dura trenta minuti, ma in alcuni casi può protrarsi per alcune ore. È fondamentale, inoltre, che il cordone ombelicale del cria venga disinfettato.
Dopo circa quindici giorni dalla data del parto le femmine, che trascorrono gran parte della loro vita in gravidanza, sono pronte nuovamente per accoppiarsi.
A distanza di qualche giorno dal primo accoppiamento, per accertarsi che la femmina sia effettivamente rimasta gravida le viene avvicinato nuovamente il maschio e, nel caso in cui la femmina lo rifiuti, attraverso lo sputo (spit off) si riesce a intuire che l'accoppiamento è andato a buon fine. In alternativa per capire se la femmina è gravida si effettua l'ecografia o si eseguono le analisi del sangue per cercare il progesterone, l'ormone della gravidanza.

A CHE ETÀ UN ALPACA È PRONTO A RIPRODURSI E FINO A QUANDO?

Una femmina di alpaca è pronta a riprodursi generalmente tra i 18 e 24 mesi, mentre un maschio generalmente inizia a riprodursi tra i 24 e i 36 mesi di età.
Le femmine si riproducono sin verso i 19 anni, mentre i maschi si riproducono mediamente fino ai 18 anni di età.

QUALI SONO LE DIFFERENZE TRA LAMA E ALPACA?

Le differenze tra lama e alpaca sono sostanziali, in relazione sia alle dimensioni delle due specie sia al loro utilizzo.
Gli alpaca hanno dimensioni più contenute rispetto ai lama, con orecchie erette e più piccole e il naso più largo.
Gli alpaca sono più leggeri, con un peso medio di circa 60 kg, a differenza dei lama che superano comodamente i 100 kg.
Gli alpaca sono allevati per la loro fibra soffice e morbidissima che è molto più pregiata e ricercata rispetto a quella dei lama, dura al tatto e difficile da lavorare.
I lama sono allevati come animali da soma.
Caratterialmente entrambi sono animali socievoli, addomesticati e curiosi verso l'uomo, con la differenza che il lama a volte può risultare più ostinato.

PER COSA VIENE ALLEVATO?

L'alpaca è allevato principalmente per la sua preziosa fibra che viene utilizzata nel settore tessile per realizzare maglioni, giacche, guanti, coperte, cuscini, tappeti, ecc.
La domanda di fibra di alpaca nel mondo è in costante aumento, soprattutto da parte di case di moda italiane, cinesi e giapponesi e solo una piccola percentuale di richiesta viene soddisfatta.
L'obiettivo degli allevatori è di aumentare numericamente gli alpaca, in maniera tale da poter soddisfare la richiesta di fibra da parte dell'industria tessile.
Nei paesi dove è stato importato, l'alpaca viene utilizzato anche per svariate attività multifunzionali che hanno avuto nel corso degli anni un grande successo, tra le quali spiccano le passeggiate con alpaca alla cavezza, le visite guidate, i corsi e workshop per diventare allevatori e l'utilizzo degli animali a scopo terapeutico.
In Sudamerica e in altri paesi extraeuropei come l'Australia, la carne di alpaca viene utilizzata per uso alimentare, cosa che non accade, fortunatamente, nei paesi europei.

PERCHÈ LA FIBRA È COSÌ PREGIATA E RICERCATA?

La fibra di alpaca è storicamente considerata una fibra di lusso.
Speciale e pregiata ha delle qualità uniche nel panorama tessile come la finezza, la leggerezza e la lucentezza.
È molto più calda rispetto alla lana della pecora e tiene meglio la temperatura rispetto a ogni altro tipo di lana, essendo una fibra termoregolatrice.
Apprezzata per le sue qualità termiche, è molto resistente e disponibile in 22 colorazioni naturali differenti.
La fibra di alpaca non contiene lanolina, non punge, non infeltrisce e soprattutto non provoca allergie.
La percezione che si ha indossando indumenti realizzati con fibra di alpaca è simile alla sensazione che si prova indossando capi di abbigliamento in cashmere di fascia alta.
Inoltre la fibra di alpaca è molto rara perché la quantità di esemplari nel mondo è notevolmente inferiore rispetto ad altri animali che producono fibre pregiate di lusso, come ad esempio le capre che producono cashmere.
La richiesta di questa fibra sul mercato mondiale è in continua crescita, come il numero di stabilimenti attrezzati per la sua lavorazione.

QUALI SONO LE CARATTERISTICHE PRINCIPALI CHE VENGONO GIUDICATE NELLA FIBRA DI UN ALPACA?

La qualità della fibra di un alpaca viene giudicata in funzione di diverse caratteristiche che sono: la lucentezza, la densità, il crimp, la finezza, l'Hand, l'allineamento delle fibre, la lunghezza, l'uniformità di colore e la copertura.
La lucentezza consiste nella luminosità della fibra e viene determinata visivamente. La genetica e l'alimentazione dell'animale sono fondamentali per ottenere una fibra lucente.
La densità si riferisce al numero di follicoli per area di pelle e viene giudicata in due modi: aprendo il vello e determinando la quantità di pelle che si vede alle radici e di conseguenza controllando quanto fitti siano i follicoli o premendo sulla schiena dell'alpaca, in modo tale da sentire la resistenza offerta dal vello. In tal caso, un vello denso renderà più difficile sentire la spina dorsale dell'animale.
Il crimp si riferisce alle onde o increspature che possono vedersi in un gruppo di fibre.
La finezza è una caratteristica molto importante in riferimento al vello e viene misurata in micron. Per misurare la finezza occorre analizzare la fibra in laboratori specializzati, che forniscono agli allevatori degli istogrammi dove viene indicato il diametro della fibra media o "AFD". Più è basso il numero di AFD più fine è la fibra. Va considerato che l'AFD può essere influenzato dall'età e dalla dieta dell'animale.
L'hand è la sensazione di morbidezza di un vello, spesso associata all'uniformità del diametro di ciascuna fibra nel vello, combinata con la sua finezza.
L'allineamento delle fibre è determinato dall'allineamento dei follicoli della pelle.
La lunghezza si riferisce alla lunghezza effettiva di fibra prodotta in un determinato periodo di tempo.
L'uniformità di colore si ottiene quando la fibra non è contaminata da altri colori.
La copertura si riferisce alle parti del corpo che sono coperte con la fibra e maggiore è la stessa maggiore è il valore dell'animale.

È UN ANIMALE PERICOLOSO?

Assolutamente no.
È un animale tranquillo, che non crea assolutamente alcun tipo di problema a persone o cose.

CHE CARATTERE HA?

L'alpaca è un animale docile, molto curioso e con un forte spirito di adattamento; non è aggressivo o pericoloso né per gli adulti né per i bambini, si avvicina con cautela agli umani e mantiene con gli stessi un atteggiamento remissivo.
Questo animale, dall'aspetto dolcissimo e dal carattere timido e mansueto, ha paura dei movimenti e dei rumori improvvisi, ma se abituato con un po' di esercizio viene tranquillamente alla cavezza senza rischi e pericoli.
È un animale molto abitudinario e territoriale, che non abbandona lo spazio dove vive e ha bisogno di stare con altri alpaca, essendo un animale da branco.
Questi animali comunicano tra loro mediante una serie di segnali, il loro umore, le loro intenzioni e la posizione gerarchica all'interno del gregge che vengono stabiliti attraverso specifici movimenti, in base alla postura del corpo e a vari segnali vocali e di allarme.
Per gli allevatori è fondamentale capire questo loro "linguaggio", in modo tale da interagire nel miglior modo possibile con i propri animali. L'alpaca non ha denti taglienti, non morde e tende a fuggire se percepisce una situazione di pericolo.
Può raramente capitare che, se avvicinato da dietro, possa scalciare, ma grazie ai morbidi cuscinetti dei piedi, simili a quelli dei cani, il colpo non sarà assolutamente doloroso.
Inoltre, proprio grazie ai cuscinetti che ha sotto le zampe, non crea danni al manto erboso.

QUALE CLIMA PREDILIGE?

L'alpaca è un animale che si adatta molto bene a clima e habitat differenti.
Presente in tre continenti, vive sia in zone con climi freddi, sia in zone con climi più miti.v Per fare in modo che gli alpaca non soffrano la calura estiva è fondamentale per il loro benessere la tosatura che viene eseguita una volta all’anno, in primavera.

COSA MANGIA?

L'alpaca è un mammifero erbivoro ruminante che possiede, come tutti i camelidi, tre stomaci per la digestione e mangia principalmente erba fresca, accedendo al pascolo, e fieno.
Mangia poco e spesso e consuma circa il 30% di sostanze in meno rispetto a una pecora. Assume quantità di cibo pari all'1,5% del proprio peso corporeo.
Un alpaca adulto consuma in media un chilogrammo di vegetali al giorno tra erba fresca e fieno.
Ci sono fasi della vita di un alpaca come la gravidanza, l'allattamento e la crescita del cria in cui l’animale necessita di una moderata somministrazione di mangime ricco di vitamine, sali minerali e proteine.

SPUTA?

L'alpaca è un'animale molto docile e curioso che non sputa agli umani, anche se in rarissime occasioni può accadere che, sotto stress e infastidito possa sputare.
Lo sputo non è assolutamente pericoloso in quanto consiste in erba ruminata.
Sputare tra loro è invece un meccanismo di difesa, nel caso in cui un animale entri in competizione con un altro o nel caso di rifiuto della femmina nei confronti del maschio.

CHE SUONO EMETTE?

L'alpaca emette principalmente quattro versi:

  • humming, che viene emesso per evidenziare un bisogno o disagio e per comunicare all'interno del gregge;
  • orling, che viene emesso dal maschio durante l'accoppiamento;
  • clucking, che viene emesso dalle madri verso i cria in segno di benevolenza;
  • alarming, che viene emesso per riunire il gregge in posizione di difesa da pericoli esterni.

QUANTE VOLTE VIENE TOSATO ANNUALMENTE?

L'alpaca viene tosato una sola volta l'anno a fine primavera, consentendo all’animale di vivere i mesi più caldi privo del vello non soffrendo la calura estiva.
La tosatura è fondamentale per il benessere degli animali per evitare che la temperatura corporea dell’animale salga eccessivamente.
Una femmina adulta produce in media 3,5 kg di fibra, mentre un maschio adulto può arrivare a produrne oltre 4,5 kg.
La quantità di fibra prodotta varia comunque in funzione della genetica dell'animale e del clima in cui vive.
La fibra dei cria, denominata baby alpaca, è la più pregiata e ricercata grazie alla leggerezza e alla finezza che la caratterizza.

QUALI SONO I VARI NOMI ASSOCIATI AGLI ALPACA?

I cria sono i piccoli che vengono così chiamati fino allo svezzamento, i Tui invece sono gli esemplari che hanno un'età che compresa dai 6 ai 12 mesi.

A CHE ETÀ VENGONO SVEZZATI I CRIA?

I cria vengono svezzati dalle loro madri a circa 6 mesi di età quando i cria vengono separati dalle loro madri.

CHI ACQUISTA ALPACA?

Gli alpaca sono allevati principalmente per la produzione della loro pregiatissima fibra, con la quale vengono realizzati prodotti tessili di altissima qualità.
Ma sono presenti diversi profili di persone che acquistano alpaca e sono diverse le attività che si possono svolgere con questi meravigliosi animali.
Chi vuole allevare alpaca, che sia un agricoltore, un appassionato o un investitore, si pone, in funzione del progetto, diversi obiettivi:

  • sviluppare un'impresa e etica e sostenibile e allo stesso tempo innovativa e futuristica;
  • produrre indumenti e manufatti realizzati in fibra di alpaca di alta qualità;
  • diversificare l’attività dell’impresa agricola, svolgendo con gli alpaca attività legate al turismo come visite guidate o passeggiate con alpaca;
  • migliorare la genetica di razza attraverso l'allevamento selettivo;
  • vendere esemplari ad altri allevatori e creare stazioni di monta con gli stalloni dell’allevamento;
  • partecipare a show internazionali dove vengono valutate la qualità della fibra e la morfologia degli esemplari;
  • svolgere attività multifunzionali, come le passeggiate con alpaca alla cavezza e le visite guidate in agriturismi o fattorie didattiche.

QUANTO COSTA UN ALPACA?

I prezzi di un alpaca variano in funzione di vari fattori.
Elementi fondamentali nella valutazione di un alpaca sono il sesso, la conformazione fisica, l'età, la qualità della fibra (densità, crimp, finezza, lucentezza), lo stato di salute, il colore, la genetica, la genealogia dei cria che produce e i premi vinti negli show.
Il prezzo delle femmine è molto spesso più alto del prezzo dei maschi.
Quando si vendono stalloni affermati, invece, è l'inverso; in quel caso il prezzo del maschio sarà di gran lunga superiore al prezzo della femmina. Il prezzo degli alpaca del nostro allevamento, animali di alta qualità e provenienti dalle migliori linee genetiche al mondo generalmente parte da:

  • 2.500 euro (oltre IVA) per un maschio;
  • 4.500 euro (oltre IVA) per una femmina;
  • 5.000 euro (oltre IVA) per uno stallone.
Si possono trovare spesso alpaca a prezzi inferiori ma chi acquista deve prestare molta attenzione alla salute, alla genealogia e alla genetica dell'animale in questione.
In altri stati (Australia, Nuova Zelanda, Regno Unito, Germania, Usa...) dove gli allevamenti sono molto sviluppati esiste un mercato di compravendita degli animali più maturo che in Italia, in cui i prezzi degli alpaca sono più alti.
Il prezzo di un alpaca può raggiungere cifre altissime, come nel caso limite di Snowmass Matrix, un alpaca venduto nel 2009 a un'asta in Usa per la cifra record di 675.000 dollari.

QUANTO TERRENO OCCORRE PER ALLEVARE ALPACA?

Per allevare alpaca non occorrono grandi estensioni di terreno.
Mediamente ogni alpaca dovrebbe avere a disposizione mille metri quadrati di spazio, ma adottando alcuni accorgimenti, come una continua rotazione dei pascoli e una corretta integrazione alimentare di fieno, sono sufficienti settecento metri quadrati ad animale.
Con un ettaro di terreno si può così arrivare a gestire circa 10/15 alpaca, spazio sufficiente a garantire il loro benessere e a consentire agli stessi di pascolare liberamente.

POSSO INIZIARE CON UN SOLO ANIMALE?

No. È assolutamente vietato iniziare con un solo animale.
Gli alpaca sono animali abituati a vivere in branco e soffrono fortemente la solitudine, addirittura sino a lasciarsi morire.
Per chi vuole diventare un allevatore professionale, un ottimo modo è iniziare con tre o quattro femmine gravide di qualità, mentre chi vuole svolgere attività didattiche con gli alpaca potrebbe iniziare con più maschi, ma ogni caso va valutato singolarmente.
Alla base di tutto deve essere sempre realizzato uno studio preliminare di quali siano gli obiettivi da prefissare e il budget economico a disposizione dell'allevatore, per capire quale sia il progetto da improntare e ragionare sulle strategie da percorrere.
Quando si avvia un allevamento di alpaca ci sono delle regole fondamentali da seguire. Le più importanti sono:

  • acquistare alpaca da un allevatore che dimostri che gli animali sono stati sottoposti a tutte le cure sanitarie necessarie negli ultimi due anni;
  • non acquistare mai un solo animale;
  • non acquistare mai una coppia stallone-fattrice perché il maschio, se non viene separato e vive insieme alla femmina, può diventare assillante e aggressivo verso la stessa;
  • i maschi e le femmine devono stare nello stesso recinto solamente nel momento dell'accoppiamento;
  • non acquistare mai cria con un'età inferiore di 5/6 mesi, età sino alla quale i piccoli devono stare con le madri;
  • iniziare, qualora si abbia un budget d'investimento contenuto, con meno animali ma di qualità piuttosto che il contrario, se si vuole arrivare nel medio termine ad avere un allevamento di successo. Animali di buona qualità saranno sempre facilmente e velocemente rivendibili, a differenza di animali di basso livello di qualità.

GLI ALPACA SONO ANIMALI CHE GENERANO UN REDDITO AGRICOLO?

Se hai un'attività agricola, grazie al recente inserimento di questa specie nel D.M 15 marzo 2019 il reddito derivante dalla vendita degli animali consente di assorbire i corrispettivi delle vendite nell'ambito del reddito agrario (Art.32 del Tuir.)

GLI ALPACA SONO ANIMALI DI COMPAGNIA?

No, l'alpaca non è assolutamente adatto a essere trattato come animale da compagnia, poiché è estremamente emotivo e abituato sin da cucciolo alle dinamiche del branco.

È DIFFICILE PRENDERSI CURA DEGLI ALPACA?

Gli alpaca sono animali facili da gestire che richiedono cure minime e costi di gestione molto bassi, in particolar modo se vengono paragonati ad allevamenti di specie più comuni, come i bovini, gli ovini o gli equini.
In allevamento è opportuno realizzare dei recinti alti 1.30 metri, ma qualora vi siano problematiche con animali predatori (come i lupi) è necessario realizzare delle recinzioni alte almeno 2 metri fuori terra e interrate per 50 centimetri, in modo da non correre il rischio di eventuali intrusioni esterne.
Gli alpaca brucano il terreno, senza strappare le radici o rovinare i prati; sono estremamente igienici nei loro bisogni, non spargendo le feci su tutto il pascolo, ma identificando un luogo ben preciso, facilitando così la pulizia giornaliera dei loro spazi.
Inoltre, non emanano odori sgradevoli e sono dei veri e propri decespugliatori ecologici, adatti per tagliare il prato e tosare il giardino senza rovinarlo; mangiano le erbacce ma non rovinano le piante evitando di brucare le cortecce.
Al loro accesso al pascolo va verificato se ci siano piante velenose che possano intossicarli. Abituati a climi estremi, sopravvivono bene a temperature rigide, tuttavia bisogna disporre per il loro benessere di un ricovero (una tettoia chiusa su tre lati è sufficiente) durante l'inverno e zone d'ombra durante l'estate.
Gli alpaca vengono tosati una volta l'anno e in quell'occasione si procede al taglio delle unghie, dei denti sporgenti e si valuta attentamente lo stato di salute dell'animale.
Di base sono necessarie due sverminazioni l'anno, due vaccinazioni per la clostridiosi e ogni sei mesi vanno eseguite le analisi delle feci per le parassitosi intestinali.
Per evitare fenomeni di rachitismo, malattia dello scheletro dovuta a un difetto di calcificazione durante la crescita, è ottimale somministrare la vitamina D, in particolar modo nei mesi autunnali e invernali.

POSSONO CONVIVERE CON ALTRI ANIMALI?

Gli alpaca possono teoricamente convivere con altre specie animali negli stessi recinti, come ad esempio gli ovini e i caprini, ma tale pratica è sconsigliabile perché questa specie condivide con i camelidi gli stessi parassiti e quindi la convivenza renderebbe più difficoltoso il controllo degli stessi, con il rischio di causare problemi di salute di notevole importanza.
Stesso discorso vale con gli equini, che seppur non abbiano in comune con gli alpaca gli stessi parassiti, potrebbero contagiarli di herpes equino.
Inoltre, con animali di grossa taglia come asini, mucche e cavalli si rischierebbero calci che potrebbero comportare lesioni anche gravi per gli alpaca.

HANNO CONTROINDICAZIONI?

Sì, c'è il rischio concreto, che una volta conosciuti, ci s'innamori di loro e non se ne possa fare più a meno. Creano dipendenza.
X
PRENOTAZIONI & SOCIAL

PRENOTA O REGALA
UNA PASSEGGIATA
PRENOTA O REGALA
UNA VISITA GUIDATA

condividi su
seguici su
Facebook Instagram

WhatsApp
scrivici su whatsapp
Telefono
chiamaci
oppure vai alla sezione
CONTATTI